sexta-feira, 28 de junho de 2013

A Galeria de Luca Giordano (ou Sala dos Espelhos)

A galeria do primeiro andar do Palazzo Medici Riccardi em Florença foi realizada em 1685, sendo, pelas dimensões não excepcionais, um dos resultados mais significativos e atraentes do Barroco florentino. Decorada com estuques dourados e espelhos pintados, e provida de amplas e luminosas janelas no lado sul, é famosa sobretudo pela grande abóbada realizada por Luca Giordano.


Na abóbada da galeria está representada a Apologia da Família Médici (Apologia della Familia Medici), protetores e benfeitores dos Riccardi. O espectador, neste caso, é surpreendido por jogos de perspectiva e refinadas nuances de luminosidade, coerentes com o ponto de vista e com a luz da galeria em pleno dia, os quais dão extraordinários efeitos ilusórios.



La Temperanza: posta al primo angolo a destra verso chi guarda, vi è la virtù della Temperanza ritratta in una guerriera sotto la quale vengono collocati tre vizi: l'Accidia, l'Invidia e la Rabbia.

O pintor napolitano, cognominado de Luca fa presto (Luca faz rápido) pela sua rapidez de execução, encontrava-se na cidade para pintar os afrescos da Capela Corsini na igreja de Santa Maria del Carmine, tendo recebido a nova encomenda logo de seguida.


Adone ucciso dal cinghiale: scena mitologica in cui il cinghiale, inviato da Marte, uccide Adone a causa del suo amore per Venere.

O trabalho foi feito durante uma estadia em Florença pelo pintor napolitano, no qual ele foi capaz de cumprir uma série de encomendas, entre as quais também o afresco florentino da cúpula da Capela Corsini.



Nettuno e Anfitrite: scena in cui vengono mostrate divinità marine che circondano lo sposalizio tra Nettuno e Anfitrite

O novo ambiente do Palazzo Medici Riccardi tem ao redor da abóboda  retratada algumas figuras alegóricas que mostram as virtudes cardeais (acompanhados dos Vícios), o último colocado nos cantos do ciclo de afrescos e oito episódios mitológicos. Na parte central do teto, enfim, retrata os últimos quatro histórias que eles vêem como o afresco fulcro concluída em 1685, Júpiter e a apoteose dos Medici, no qual ele mostra a dinastia da família toscana na frente de Júpiter.


Il trionfo di Bacco: storia raffigurante Bacco portato in trionfo su di un carro.



La Fortezza: all'angolo sud-ovest, vi è raffigurata la seconda virtù del ciclo attraverso la figura di Ercole, simbolo della Fortezza, posta in basso a destra del gruppo e nel mentre strangola un serpente.


Minerva protettrice delle Arti e delle Scienze: in contrapposizione alla prima storia, in cui si mostra la nascita dell'uomo, nella quinta, attraverso l'immagine di Minerva e di Mercurio, si mette in luce la maturità dello stesso.



La Prudenza: nell'angolo a nord-ovest vi è collocata la terza virtù, posta al centro del gruppo: la Prudenza. Sotto di essa vi è la Frode, caratterizzata da una doppia faccia e dai piedi simili a quelli di un rapace.



Trittolemo e Cerere: la sesta storia vede Trittolemo e Cerere, contornati da altre divinità, nell'atto di arare i campi.



Il ratto di Proserpina: collocato a nord, la scena ritrae Plutone che rapisce Proserpina portandola con sé agli inferi. Appaiono nella scena anche Ercole (di spalle con la pelle di leone indosso), le Arpie (in volo) e le Erinni (con le fiaccole in mano).

Gli Inferi: la scena seguente vede Plutone giungere agli Inferi su di una barca, mentre trasporta con sé alcune persone. Compaiono nel gruppo anche la Morte personificata, alle spalle di Plutone, e Cerbero, posto alla riva in attesa dell'arrivo di Plutone.


La Giustizia: la quarta ed ultima virtù, che vede in mano una spada ed una bilancia, rappresenta la Giustizia, accanto alla quale vi è la figura dell'Inganno (la persona a sinistra con gambe simili alla coda di un serpente, viso mascherato e con in mano dei fiori dentro i quali vi è nascosto un serpente). L'affresco è posto a nord-est rispetto all'intero ciclo, nonché alla destra dell'ingresso in galleria. Con questo gruppo terminano le storie poste ai lati della volta centrale.



La Galleria di Luca Giordano (o Galleria degli specchi).

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